MFormazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA
Buon Natale e Felice Anno Nuovo,
MERRY CHRISTMAS AND HAPPY NEW YEAR, FROHE WEIHNACHTEN UND HAPPY NEW YEAR, Gëzuar Krishtlindjet dhe Gëzuar Vitin e Ri, عيد ميلاد مجيد وسنة جديدة سعيدة , З Калядамі і HAPPY NEW YEAR, ВЕСЕЛА КОЛЕДА И ЩАСТЛИВА НОВА ГОДИНА, ЎBON NADAL I FELIÇ ANY NOU, VESELÉ VÁNOCE A ŠŤASTNÝ NOVÝ ROK, Sretan Božić i Sretna Nova Godina, GLĆDELIG JUL OG GODT NYTÅR, Happy New Year חג מולד שמח ו, Häid jõule ja head uut aastat, HYVÄÄ JOULUA JA ONNELLISTA UUTTA VUOTTA, FELIZ NATAL E FELIZ ANO NOVO, Nadolig Llawen a Blwyddyn Newydd Dda, ΚΑΛΑ ΧΡΙΣΤΟΥΓΕΝΝΑ ΚΑΙ ΚΑΛΗ ΧΡΟΝΙΑ, Merry Christmas AGUS Athbhliain BHLIAIN, Gleπileg jól og Gleðilegt nýtt ÁR, Priecīgus Ziemassvētkus un laimīgu Jauno gadu, Kalėdų ir Naujųjų metų, Merry Божиќ и Среќна Нова Година, FELICE ANNO NUOVO ناتاله پست, BUON NATALE E FELICA ANNO NUOVO, Crăciun fericit şi HAPPY NEW YEAR, С Рождеством и HAPPY NEW YEAR, Срећан Божић и срећна Нова Година, VESELЙ VIANOCE A ŠŤASTNÝ NOVÝ ROK, Vesel božič in srečno novo leto, ˇFELIZ NAVIDAD Y FELIZ AÑO NUEVO, GOD JUL OCH GOTT NYTT ÅR, З Різдвом і HAPPY NEW YEAR, Boldog Karбcsonyt és Boldog Új Évet, לעבעדיק ניטל און גליקלעך נייַ יאָר
FORMAZIONE
il FIGLIO dell'UOMO ONLUS - ASSOCIAZIONE CATTOLICA E-mail: studiotecnicodalessandro@virgilio.it Siti Internet: http://www.cristo-re.eu ; http://www.cristo-re.it; http://www.maria-tv.eu ;http://www.web-italia.eu http://www.engineering-online.eu;http://www.mondoitalia.net ; |
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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-03-26 ad oggi 2010-03-26il conduttore di annozero: 120.000 utenti unici sul web per "Raiperunanotte" Santoro: "Non siamo al fascismo ma certe assonanze preoccupano" Applausi a Travaglio che ha ricostruito i passaggi della vicenda delle intercettazioni della procura di Trani Il pubblico al Paladozza di Bologna per la serata evento di Michele Santoro BOLOGNA - Un filmato montato con un parallelo tra un comizio di Mussolini e l'intervento di Berlusconi alla manifestazione del Pdl di Piazza San Giovanni e le loro domande "retoriche" rivolte al popolo. Così al Paladozza di Bologna è iniziata "Raiperunanotte", la trasmissione nata dall’iniziativa ideata da Michele Santoro contro la decisione della Rai di sospendere tutti i talk show politici per rispettare la par condicio. |
ST
DG Studio TecnicoDalessandro Giacomo 41° Anniversario - SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE |
Internet, l'informatore, ll Giornalista, la stampa, la TV, la Radio, devono innanzi tutto informare correttamente sul Pensiero dell'Intervistato, Avvenimento, Fatto, pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare.. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio..
Il Mio Pensiero
(Vedi il "Libro dei Miei Pensieri"html PDF ):LIBERTA' di INFORMAZIONE SI, NO LIBERTINAGGIO SADICO PERVERSO ANTIFEMMINISTA
c.a.
Parlamentari
Deputati e Senatori
Segretari
Direttori di Giornali Radio TV
in indirizzo
Ieri sera avevo aderito per solidarietà ed in coerenza con i Principi di Libertà Politica e di Informazione all'iniziativa di Anno Zero, Ballarò, ecc. quando sono rimasto disgustato ed offeso, per l'intervento di uno squallido comico, distante anni luce dalla vera comicità genuina di Benigni, Masochista che ha traghettato, quella che doveva essere una grandiosa manifestazione di Libertà, nella Cloaca disgustosa e squallida di un piccolissimo locale a luci rosse, con un fantomatico attore fallito che non sa di che far ridere gli spettatori.
Come si fa in piena campagna elettorale a parlare in quel modo perverso, io non sono assolutamente un puritano, fuorviante e squallido in una grandiosa piazza che coinvolgeva tutta Italia, alla presenza di giovani e bambini.
Quelle cose è libero e le può benissimo dire a casa sua o in una Bettola, anche se dubito che gli onesti frequentatori avrebbero continuato a seguirlo ed invece gli si sarebbero rivoltati contro:
Invece di Parlare di problemi reali che darebbero agli Elettori maggiore libertà di capire i programmi e scegliere bene chi votare, si è scelto di parlare di tutt'altro aiutando nei fatti chi governa a distrarci dalla realtà:
Berlusconi Ringrazia per la deviazione di questa grande manifestazione.
Carissimi, Vi prego correggete il tiro almeno oggi e parlate delle cose Vere di cui hanno bisogno gli Italiani:
- Io Appoggio Vendola, voto PD, ma non delego alcuno sulla moralità!
Per. Ind. Giacomo Dalessandro
A Vendola ed agli altri governatori dico di adottare il Decalogo del
DIRITTO ALLA VITA
Oggetto: Sanità On-Line - Acqua non privatizzata - Energia Pulita No Nucleare - Trasporti intelligenti metropolitane di superficie - Tempo Pieno negli ITIS - Famiglia ai Giovani - Giustizia che Libera da Mafia - Riforma degli Ordini Professionali - Piante Libere di Creare Naturalmente la Vita - Lavoro per tutti
Un Diritto per tutti, la PUGLIA e le REGIONI per la VITA adottino il DECALOGO per la VITA:
Per. Ind. Giacomo Dalessandro
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AVVENIRE per l'articolo completo vai al sito internet http://www.avvenire.it2010-03-26
26 Marzo 2010 TELEVISIONE E POLITICA Santoro, tra ascolti e polemiche Guerra di cifre e polemiche per Raiperuna notte, la serata evento organizzata da Michele Santoro e dalla Fnsi al Paladozza di Bologna, che ottiene oltre il 13% di share, secondo i primi dati Auditel resi noti dallo stesso Santoro. L'evento è stato trasmesso in diretta televisiva sulle piattaforme satellitari, analogica (ovvero da diverse tv locali) e digitale considerate nel dato. Leggendo gli stessi dati, secondo il giornalista, Rai e Mediaset avrebbero perso 10 punti di share. "Si profila un risultato straordinario", dice Santoro commentando i dati di ascolto della serata. Secondo fonti Rai, invece, la serata sarebbe stata seguita da 450.000 telespettatori pari al 2,03% di share su Sky e su Current da 540.000 telespettatori pari al 2,4% di share. Su Rainews24, che trasmetteva l'evento condotto da Michele Santoro in differita in seconda serata, a vederlo sarebbero stati in 200.450 pari all'1,6% di share. Le conferenze stampa su Raidue - mette sempre in luce la stessa fonte Rai - hanno totalizzato 844.000 spettatori e il 3,1% share. Le polemiche. "Preferisco non parlare di questo perchè dovrei essere molto severo nei confronti di ciò che è stato fatto in queste trasmissioni". È il commento reso dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla trasmissione Raiperunanotte condotta da Michele Santoro. Berlusconi ha risposto ai giornalisti che lo aspettavano al termine della prima giornata del summit Ue a Bruxelles. Raiperunanotte, "dimostra che la censura nei tempi moderni è inutile, è un'assurdità, può perfino essere un boomerang". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, è intervenuto in collegamento telefonico con Unomattina sul tema della par condicio invitando ironicamente il presidente del Consiglio ad avere "un atteggiamento meno ossessivo. Il premier - ha detto - non si accontenta mai" pur essendo "ben piazzato nel sistema dell'informazione". Guardando allo stato dell'informazione in Italia Bersani ha poi sottolineato che "non siamo assolutamente a posto: ci sono pressioni indebite e non si è mai visto che in piena campagna elettorale si chiudono quattro giornali in un mese. Se al premier non piace una trasmissione - ha quindi concluso - può cambiare canale, come fanno tutti i cittadini. Ma non tolga agli italiani la possibilità di scegliere".
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CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2010-03-26 IL CONDUTTORE: "raiperunanotte oltre il 13% di share". ma la rai: "i dati sono altri" Santoro esulta: "Risultato straordinario" Ma è scontro tra Berlusconi e il Pd Bersani: serata dimostra che la censura è un boomerang. Il premier invoca sanzioni dell'Agcom: "Un obbrobrio" MILANO - Berlusconi parla di "obbrobrio", Bersani attacca la censura, "inutile nei tempi moderni". Raiperunanotte, la trasmissione condotta da Santoro al Paladozza di Bologna e trasmessa in diretta su piattaforme satellitari, analogica e digitale, su siti internet (tra cui Corriere.it) e sulle emittenti locali, è l'argomento del giorno. Due i fronti delle polemiche: da una parte quella politica tra Pdl e Pd, dall'altra quella relativa agli ascolti, che vede contrapposti Santoro e la Rai. Il conduttore ha detto di aver superato il 13% di share, secondo i primi dati Auditel. Contemporaneamente Rai e Mediaset avrebbero perso 10 punti di share. Santoro parla di "risultato straordinario". Secondo la redazione di Annozero i dati di ascolto sarebbero stati calcolati per difetto: Sky complessivamente avrebbe ottenuto più del 6% anche se le cifre non sono esaustive dal momento che canali come Youdem non vengono monitorizzati. Current si attesta sul 2,50%, percentuale più o meno analoga a quella di Sky Tg24, mentre la quota restante va alla differita di Rainews24. Il rimanente 7% va ascritto al network delle televisioni locali che hanno mandato in onda l'evento. Completamente diversi i dati diffusi dalla Rai, secondo cui la serata al Paladozza sarebbe stata seguita su Sky Tg24 da 450mila telespettatori, pari al 2,03% di share (che fa dire a Capezzone, portavoce del Pdl , che "la serata si è risolta in un poderoso flop"), e su Current da 540mila telespettatori (2,4%). Su Rainews24, che trasmetteva l'evento in differita in seconda serata, i telespettatori sarebbero stati 200.450, pari all'1,6% di share. Le conferenze stampa su Raidue - secondo Viale Mazzini - hanno totalizzato 844mila spettatori e il 3,1% share. Il ritorno di Santoro Il ritorno di Santoro BERLUSCONI INVOCA SANZIONI - Infuriato il premier, che invoca sanzioni da parte dell'Agcom, parlando di "trasmissioni veramente inaccettabili, un obbrobrio incivile e barbaro che mette sotto accusa qualcuno accusato di tutto e di più senza la possibilità di difendersi" ha detto Berlusconi al termine della cena del Consiglio europeo, commentando anche la decisione dell'Agcom di sanzionare Tg1 e tg5 perché troppo sbilanciati sul Pdl. In un'intervista al Corriere della Sera il consigliere Rai Antonio Verro, citando il parere di alcuni legali, paventa la possibilità che Santoro possa "aver violato la par condicio e il contratto di esclusiva. Valuteremo in mattinata. Se ci saranno infrazioni proporrò in Cda di sanzionarlo". "Santoro - spiega Verro - è un signore dipendente Rai. Che percepisce uno stipendio dall'azienda ed è tenuto a rispettare obblighi contrattuali". Alla domanda se abbia ricevuto pressioni dal premier, Verro risponde: "Non ho mai ricevuto telefonate di Silvio Berlusconi. Poi, certo, so come la pensa". BERSANI: CENSURA BOOMERANG - Per Bersani, segretario del Pd, la serata condotta da Santoro "dimostra che la censura nei tempi moderni è inutile, è un'assurdità, può perfino essere un boomerang" ha detto a Unomattina, invitando il presidente del Consiglio ad avere "un atteggiamento meno ossessivo": "Non si accontenta mai, pur essendo ben piazzato nel sistema dell'informazione". Guardando allo stato dell'informazione in Italia Bersani ha poi sottolineato che "non siamo assolutamente a posto: ci sono pressioni indebite e non si è mai visto che in piena campagna elettorale si chiudono quattro giornali in un mese. Se al premier non piace una trasmissione può cambiare canale, come fanno tutti i cittadini. Ma non tolga agli italiani la possibilità di scegliere". Redazione online 26 marzo 2010
il conduttore di annozero: 120.000 utenti unici sul web per "Raiperunanotte" Santoro: "Non siamo al fascismo ma certe assonanze preoccupano" Applausi a Travaglio che ha ricostruito i passaggi della vicenda delle intercettazioni della procura di Trani Il pubblico al Paladozza di Bologna per la serata evento di Michele Santoro BOLOGNA - Un filmato montato con un parallelo tra un comizio di Mussolini e l'intervento di Berlusconi alla manifestazione del Pdl di Piazza San Giovanni e le loro domande "retoriche" rivolte al popolo. Così al Paladozza di Bologna è iniziata "Raiperunanotte", la trasmissione nata dall’iniziativa ideata da Michele Santoro contro la decisione della Rai di sospendere tutti i talk show politici per rispettare la par condicio. Niente Rai, niente "Annozero", ma "Raiperunanotte". Un evento reale e visibile, al Paladozza di Bologna e sui maxischermi nella piazza fuori, per miglia di persone che hanno voluto partecipare direttamente all'insolito talk show. Un evento mediatico trasmesso da altre tv, in particolare da Sky Tg 24, ma anche da emittanti locali. E che ha soprattutto giocato la carta del web. Dirette sono state effettuate dal sito "Raiperunanotte", creato per l'occasione, dai siti di Corriere, Repubblica, Stampa, da YouDem e altri ancora. Michele Santoro (Ansa) NAPOLITANO - Prende poi la parola Santoro che, dal palasport emiliano, si rivolge al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Noi non siamo al fascismo - dice il giornalista - ma certe assonanze sono comunque preoccupanti... Noi siamo qui per il nostro lavoro di giornalisti. "Noi non solo abbiamo il diritto di parlare ma anche il diritto di farci sentire, e il dovere di parlare e farci sentire. Noi dobbiamo essere ascoltati e per questo stasera noi accendiamo le nostre luci perché ricominci Annozero". Santoro ha ricordato poi il caso delle intercettazioni di Trani: "Vorrei ricordarle signor presidente - ha aggiunto - che per una telefonata Nixon dovette dimettersi: aveva ordinato di spiare i suoi avversari del partito democratico e una commissione del Senato, quando scoprì che le telefonate erano state registrate, disse di pubblicarle per sapere cosa è successo. Qui si è compiuto un delitto di grande gravità: interferenza politica sulla libertà di espressione". E ha ricordato che il 25 marzo di 40 anni fa "la radio libera di Danilo Dolci fu chiusa per un intervento della polizia era la prima radio libera italiana. Aveva violato al legge perché aveva violato il monopolio". "Io - ha aggiunto, rivolgendosi sempre a Napolitano - non voglio tirarla per la giacchetta, non voglio nè che firmi nè che non firmi, ma voglio ribadire che se i partiti non si allontano dalla Rai, sarà sempre prigioniera del conflitto d'interesse. Noi abbiamo il diritto, ma anche il dovere di parlare e di farci sentire, noi dobbiamo essere ascoltati. Per questo - ha concluso - noi accendiamo le nostre luci perchè ricominci Annozero". Alla fine del discorso Nicola Piovani ha eseguito in diretta la sigla di Annozero. CORNACCHIONE - Poi irrompe un esilarante Antonio Cornacchione: "Con questa iniziativa - dice Cornacchione - si può dimostrare che in Italia non c’è la censura e quindi anche questa manifestazione andrà a favore di Berlusconi. Sento un afflato di amore che arriva dagli spalti. Quanto amore arriva da voi amici! Siamo 2, 3, 4... 6 milioni. Le cifre me le ha date Verdini". Nel suo intervento di dieci minuti circa, il comico spiega che la "censura ha colpito due paladini della libertà, due giornalisti che non guardano in faccia a nessuno: Feltri e Minzolini". "Silvio - continua - non ha mai censurato nessuno, ci tiene a rimanere incensurato". TRAVAGLIO - Come fa di solito durante le puntate di Annozero, Marco Travaglio a "Raiperunanotte" ha ricostruito i passaggi della vicenda delle intercettazioni della procura di Trani sul caso Rai e Agcom, che avevano al centro proprio "Annozero", definendolo uno "scandalo peggiore del Watergate", che sarebbe stato eccessivamente minimizzato. Il suo intervento è stato accolto da un applauso scrosciante, è stato forse il più applaudito fra tutti i protagonisti dell'iniziativa. "Masi - ha detto Travaglio - ha sollecitato esposti contro la propria azienda. È come se Moratti prima del derby chiamasse l'arbitro per chiedergli di inventarsi un fallo per espellere il proprio centravanti, magari su richiesta del presidente del Milan. Berlusconi dice che si è sempre espresso anche pubblicamente contro Annozero: ma è come se uno dicesse per tutta la vita che vuole ammazzare la moglie, poi assolda un killer e al processo si scusasse dicendo... "va beh, ma io l'ho sempre detto..."". Successivamente il giornalista è intervenuto anche sul pasticcio delle liste del Pdl a Roma, ironizzando sul decreto interpretativo del governo. FLORIS -LERNER - Poi è intervenuto il conduttore di "Ballarò", Giovanni Floris che si è detto "non d'accordo sul parallelo con il fascismo ma non è questo il punto - ha aggiunto -. Io penso che il bello di questo periodo sia che a una ingiustizia come la chiusura delle trasmissioni sia seguito un periodo in cui le persone hanno reagito. Questo ha portato a più aria. Dopo tutta l'aria che è stata sottratta in questo Paese, penso che sia il momento di ricominciare a respirare". Le intercettazioni saranno valutate dalla magistratura, ma da quelle telefonate emerge che c'è un politico che vede una cosa che non gli piace e ne chiede la chiusura. L'idea che quello che non ti soddisfa possa essere chiuso è un'idea asfittica". A seguire Gad Lerner: "Di fronte all'evidenza della Rai trattata come una tv privata di proprietà privata dei partiti, perché questo è stato il meccanismo che ha bloccato le tramissioni, forse bisogna che anche noi ripensiamo il modo di stare in tv dei politici. Questa compagnia di giro bisogna che cambi, gli ospiti sembrano sempre gli stessi di qualsiasi cosa si parli. Sembrano essere competenti di tutto". RECORD WEB - Poi Santoro segnala che la diretta di "Rai per una notte" è il più grande evento in diretta del web italiano con 100.000 contatti unici in contemporanea. Poi diventati 120.000. Santoro successivamente ha mostrato Piazza Azzarita e ha parlato di Roma, Milano, Torino, commentando: "Dall'Italia è venuta una risposta straordinaria". Daniele Luttazzi (Ansa) LUTTAZZI - Successivamente è cominciato lo show di Daniele Luttazzi, tutto concentrato su Silvio Berlusconi. Ma anche sul direttore del Tg1 Minzolini e il direttore generale della Rai Masi accusati insieme al premier nel monologo del comico di "fare un uso criminoso della tv". "Erano otto anni che aspettavo di dirlo..." ha detto Luttazzi facendo riferimento all'"editto bulgaro" del 2002, che sancì il suo allontanamento dalla Rai insieme a Enzo Biagi e Michele Santoro. Aprendo il suo intervento, pieno di battute al vetriolo sul premier Luttazzi spiega: "Berlusconi ogni tanto ha dei rimorsi, poi pensa a quanto è ricco e tutto passa..."). Luttazzi ha fatto un monologo di una ventina di minuti, forte, esplicito, pieno di allusioni sessuali, ma soprattutto molto critico contro il governo ed in particolare contro "Silvio Lolito Berlusconi" come lo ha definito, "lui è un fuoriclasse, la costituzione gli va stretta, sarebbe come far giocare Tiger Woods a golf in uno sgabuzzino". Quindi, Luttazzi ha dettagliatamente spiegato la sua teoria sui motivi per cui Berlusconi avrebbe il 60% del consenso, con una metafora sul sesso anale. Nel suo monologo non ha risparmiato battute nei confronti dell'ex vicepresidente della Regione Puglia Frisullo e del direttore del Tg1 Minzolini. "C'è una differenza - ha detto Luttazzi - fra una prostituta e certi giornalisti: ci sono certe cose che una prostituta non fa". Dagli spalti applausi scroscianti, anche quando Luttazzi ha criticato l'eccessiva timidezza dell'opposizione. Alla fine Luttazzi conclude contro il partito dell'amore berlusconiano, ricordando con Quintiliano che "Odiare i mascalzoni è cosa nobile". LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA ANNOZERO - Arriva anche il momento più strettamente giornalistico con una ricostruzione delle intercettazioni telefoniche sul caso Santoro, con le telefonate del premier al mebro dell'Agcom Innocenzi e di quelle tra quest'ultimo e Masi. Una immagine della piazza (Ansa) BENIGNI - Poi è il momento dello show di Roberto Benigni che invita tutti ad andare in "Zimbabwe il paese della libertà dove però non ci sono i masai, ma i Masi". "Siamo il paese della libertà - scherza Benigni - dove si può chiudere una trasmissione e si può fare una manifestazione contro i magistrati". Benigni poi sciorina battute sui radicali "che si sdraiano dappertutto", e sulle cifre fornite da Denis Verdini sulla manifestazione di sabato del Pdl, infine saluta Enzo Biagi ("Peccato che non possa partecipare a questa iniziativa"). "Sant'Agostino diceva che anche quando se ne fa un cattivo uso, come Santoro, la libertà è un bene - conclude l'attore -. Si riferiva proprio a Santoro...". INTERVISTA A FEDE- La trasmissione si conclude con un'intervista al direttore del Tg4 Emilio Fede, che minimizza la porta delle intercettazioni e sottolinea: "Hanno forse chiuso Annozero?". Fede poi chiede "maggiore rispetto per il capo del governo". E conclude: "Berlusconi non ha mai chiesto la chiusura di Annozero". CROZZA E VAURO - C'è spazio per un ultimo sipario comico con Crozza che imita il ministro Brunetta e per le tradizionali vignette di Vauro. LA DENUNCIA DELLA FNSI - Poco prima che si accendessero le telecamere di "Raiperunanotte" il presidente dell'Fnsi Roberto Natale intervenendo al microfono svela: "Abbiamo notizie di telefonate al gruppo di lavoro di Santoro da parte di dirigenti Rai che vogliono sapere cosa stanno facendo i collaboratori ricordando l'obbligo di esclusiva". "Ricordi bene la Rai, la vergognosa Rai di questi giorni che questa è un'iniziativa sindacale - prosegue Natale - e non si azzardino a pensare a provvedimenti, pensino piuttosto alle scandalose telefonate del direttore generale". Il riferimento è alle intercettazioni relative all'inchiesta sul caso Rai- Agcom. Redazione online 25 marzo 2010
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it2010-03-26 Kermesse tra giornalismo e spettacolo, una serata di grande televisione dopo lo stop della Rai 180 piazze collegate e tanti luoghi in tutto il paese che trasmettono l'intera serata Boom di contatti, Santoro vince la scommessa Al Paladozza la kermesse grida no alla censura Elio e le storie tese fanno il verso a Emanuele Filiberto, torna Daniele Luttazzidi MARCO BRACCONI Boom di contatti, Santoro vince la scommessa Al Paladozza la kermesse grida no alla censura Piazza Navona a Roma PARTENZA lanciata, senza reticenze. Immagini d'epoca di Benito Mussolini. E poi, subito dopo, Silvio Berlusconi che arringa la folla del Pdl a piazza San Giovanni: "Volete voi...?". Quando le prime immagini sfumano, Michele Santoro appare esattamente come appare sempre, quando Annozero va in onda su Rai2. Chino sul grande tavolo-monitor. Microfonino alla guancia. Buio attorno. Attorno, c'è un sacco di gente. Il Paladozza di Bologna è gremito. "Caro Napolitano", esordisce il giornalista. "Non c'è il fascismo, domenica si va a votare: Ma insomma, certe assonanze...". Santoro non "vuole tirarlo per la giacchetta", solo "rivolgersi a lui per segnalare che no, quando si blocca l'informazione in tv, o si telefona alle Authority per bloccarla, qualcosa proprio non funziona". "Per una telefonata - dice - Nixon dovette dimettersi. Aveva ordinato di spiare i suoi avversari del partito democratico e una commissione del Senato, quando scoprì che le telefonate erano state registrate, disse di pubblicarle per sapere cosa è successo. Qui si è compiuto un delitto di grande gravità: interferenza politica sulla libertà di espressione". Il segnale rimbalza su decine di maxischermi, in tutta Italia. A piazza Navona, Roma, posti in piedi. Dirette su Repubblica tv, Corriere tv, Skytg24, Rainews24, Current, YouDem. Così il satellite e il web aggirano la "censura" pre-elettorale (a questo link si può guardare l'intera trasmissione). a Bologna parte il servizio sulla manifestazione di Roma del Popolo della Libertà. Le telecamere registrano insulti vari, obiettivo lo stesso Santoro, Marco Travaglio, Vauro. Stacco. La Russa balla forsennato sulle note di Apicella. E subito dopo, in studio, a Bologna, si cambia musica. Arriva il premio Oscar Nicola Piovani. Quattro minuti di violoncello, pianoforte e clarinetto. Belli.
La kermesse di "Raiperunanotte" è un mix di giornalismo e spettacolo, lo si sapeva. Arrivano Gad Lerner, Travaglio, Vauro, Floris. Ma il primo a prendere la parola è il comico Cornacchione, quello di "Che tempo fa". Risate, un po' amare, sul premier che vuole "sconfiggere il cancro entro tre anni, e dunque entro il 2012 annienterà la magistratura". Parte Travaglio. Intercettazioni. Agcom. Minzolini. Censura. Via al dibattito. Floris polemizza con la retorica berlusconiana, parla di mancanza di ossigeno, e spera che "si ricominci a respirare". A ruota gli altri. Fino a Sandro Ruotolo, con cui si arriva, nel merito, all'inchiesta di Trani. In onda, doppiate da attori, le intercettazioni delle telefonate del premier a Innocenzi (Agcom). Quelle in cui Berlusconi se la prende con Annozero e gli altri "pollai". Sentirle così, testuali ma in vivavoce, fa una certa impressione. Si riparte con la musica. Elio e le storie tese vanno giù di sarcasmo e cantano, opportunamente storpiata, la canzone sanremese di Emanuele Filiberto. "Un esiliato come te...", dice Elio a Santoro. Poi, intervista registrata a Mario Monicelli. E in studio arriva Morgan, espulso proprio da Sanremo per la sua intervista sulla cocaina. Daniele Luttazzi, il più epurato di tutti, è accolto da una ovazione. "Il monologo che farò è approvato dalla Cei", esordisce. Quindi un fuoco di fila di battute su Berlusconi, e una lunga digressione metaforico-sessuale (assai esplicita, per la verità), sul rapporto tra il Cavaliere e gli italiani. "Masi ha fatto un uso criminoso della tv", conclude il comico rovesciando la frase rituale del capo del governo quando attacca i suoi avversari. Altre intercettazioni "recitate". Il direttore generale della Rai, Masi, non ne esce esattamente bene. Soprattutto quando discute con Innocenzi della puntata di "Annozero" sul processo Mills e rassicura su come i telegiornali si stanno muovendo bene, "sia il Tg1 che il Tg2, e perfino il 3...". Ancora spettacolo, con al piano Morgan e alla voce Antonello Venditti. A seguire, un videomessaggio di Milena Gabanelli, la conduttrice di Report. "Il clima è di caccia alle streghe, siamo sull'orlo di una sconfitta civile: perché il paese non comprende la portata di quello che sta accadendo". Piccolo incidente di percorso con lo spot-regalo di Roberto Benigni, che parte e si interrompe. A riempire il buco ci pensa Travaglio con un lungo monologo sul decreto salva-liste, e poi lo stesso Santoro, che legge in diretta il commento di Bondi ("giornalismo pietoso") e snocciola i dati degli accessi sul web: "120mila utenti unici collegati nello stesso momento, 60mila su Repubblica.it" e replica polemicamente al ministro: "Saremo anche penosi, ma se ci sono tanti che vogliono sentire Marco Travaglio, saranno padroni o no di farlo?". Benigni, finalmente. "Stavo partendo per lo Zimbabwe, il paese della libertà. Vado in Zimbabwe, dove ci sono i Masai, anzi no, i Masai sono in Kenya, in Zimbabwe ci sono i Masi...". Noi, siamo noi il paese più libero del mondo! Io, per esempio: volevo la libertà di non vedere Santoro, e ora non c'è più e non lo posso fare...". A Rutolo: "Con questi baffoni, ti voglio baciare, questo è il partito dell'amore, no? E allora baciamoci!". Finale più serio, con la richiesta di un "applauso alla democrazia e alla libertà" e un saluito a Enzo Biagi, "che non può partecipare alla vostra trasmissione".
Gran finale con giuramento collettivo, quasi a scimmiottare il giuramento dei governatori berlusconiani. "Giuriamo solennemente che la faremo sempre fuori dal vaso". Poi, seguito dalle telecamere, esce dal Paladozza e si gode il bagno di folla all'esterno. Domani, si capirà meglio il riscontro numerico di questa "strana" serata di informazione. Nata dalla censura e diventata una kermesse dalle mille piazze e dai mille "ripetitori". Forse, anche un segnale di quello che, nel futuro, può diventare la comunicazione. © Riproduzione riservata (25 marzo 2010) Tutti gli articoli di Politica
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2010-03-26 Raiperunanotte, successo di Santoro a Bologna "Una grande riscossa contro la censura". Così prometteva Michele Santoro alla vigilia dello speciale Annozero organizzato contro la censura al Paladozza di Bologna. E gli accessi registrati ai tanti siti che hanno dato la diretta streaming dell'evento - 120.000 utenti unici contemporaneamente, boom di contatti soprattutto al nostro sito Unita.it - gli hanno dato ragione. Lo show è partito con un video storico con Benito Mussolini che incita la folla e, a seguire, un pezzo di un video con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che urla ai simpatizzanti del Pdl: "Volete che torni al Governo questa sinistra?". I seimila presenti al palazzetto dello sport cominciano a inveire contro il premier. Prende poi la parola Santoro che, dal mezzo del campo di palasport emiliano, si rivolge al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una lunga lettera aperta: "Noi non siamo al fascismo - dice il giornalista - ma certe assonanze sono comunque preoccupanti... Noi siamo qui per il nostro lavoro di giornalisti. Quarant'anni fa, proprio il 25 marzo, Danilo Dolci decise di infrangere le regole e di fondare la prima radio libera". "Non voglio tirarla per la giacca", ha detto Santoro rivolto al Capo dello Stato. "Sono qui soltanto per ribadire che se i partiti non abbandonano la Rai e le istituzioni di garanzia, il nostro paese rimarrà sempre prigioniero del conflitto di interessi". "Noi - dice concludendo la sua introduzione - non solo abbiamo il diritto di parlare, ma anche il dovere di parlare e di farci sentire. Stasera accendiamo le nostre luci perché ricominci "Anno Zero"". Santoro ha ricordato l'Sos lanciato 40 anni fa con la sua radio libera siciliana da Danilo Dolci, facendolo proprio: "lui decise di infrangere la legge per fare la sua prima radio libera che trasmetteva dalla Sicilia e lanciava un Sos per terremotati e disoccupati del Belice. La radio libera di Dolci fu chiusa dalla polizia perchè aveva violato il monopolio, quando lo fecero altri nessuno intervenne, ma Dolci non aveva alle spalle nè un partito politico nè la P2". Santoro ha ricordato poi il caso delle intercettazioni di Trani: "Vorrei ricordarle signor presidente - ha aggiunto - che per una telefonata Nixon dovette dimettersi: aveva ordinato di spiare i suoi avversari del partito democratico e una commissione del Senato, quando scoprì che le telefonate erano state registrate, disse di pubblicarle per sapere cosa è successo. Qui si è compiuto un delitto di grande gravità: interferenza politica sulla libertà di espressione". L'Autorità garante delle comunicazioni è "un arbitro tutto lottizzato", creato "nel nostro paese". E "anche questa è una violenza operata nei confronti della nostra Costituzione", ha aggiunto Santoro. Ed ha ricordato che "questo arbitro lottizzato emise una sanzione nei confronti della Rai quando ospitammo Beppe Grillo che le rivolgeva delle critiche. Grillo in questo momento è un soggetto politico e quale è il dovere di noi giornalisti? Pubblicare le critiche. Invece la calunnia, il vilipendio non spettano all'Agcom, spettano ai tribunali". Per Santoro "in quell'occasione si commise un'abnormità: una sanzione da 90 milioni di euro alla Rai qualunque cosa noi facessimo". Il conduttore ha detto anche "in questo paese non si deve parlare dei processi che riguardano il nostro presidente del Consiglio. Che di questi processi non si possa parlare è una ferita profonda del pensiero e della Costituzione". Tra gli ospiti, oltre alla squadra di Annozero (da Travaglio a a Vauro), Giovanni Floris, Gad Lerner, Nicola Piovani, il comico Antonio Cornacchione, che si lancia in una parodia delle domande alla folla di Berlusconi alla folla di Piazza San Giovanni: "Volete voi che Silvio sconfigga il cancro in 3 anni?". "Quello che mi colpisce è la tristezza del quadro complessivo. Tutto sta scendendo di livello perchè abbiamo un politico, al di là di chi è e del ruolo, che passa il tempo in maniera così rabbiosa e viscerale, che vede una cosa che non gli piace e e che va chiuso. L'idea che quello che non ti convince debba essere chiuso è un'idea asfittica", dice Giovanni Floris, intervenendo al Paladozza, precisando tuttavia di "non essere d'accordo sul parallelo tra Mussolini e Berlusconi", riferendosi alle immagini d'avvio della trasmissione. Michele Santoro rievoca quindi l'editto bulgaro pronunciato a Sofia dal premier otto anni fa, che lo colpi' insieme a Enzo Biagi e Daniele Luttazzi. ''Noi siamo gli unici per i quali non scatta mai la prescrizione'', dice. Sul maxischermo compare il volto di Biagi e il pubblico del Paladozza si accende. Poi e' la volta di Luttazzi che - accolto da una standing ovation - si lancia in uno spericolato parallelo tra una donna sodomizzata e l'Italia ai tempi di Berlusconi. A seguire, tutti gli interventi dei protagonisti, dal cantante Morgan (fischiato, a dire il vero, dalla platea) ad Antonello Venditti, da Milena Gabanelli a Norma Rangeri, fino a Marco Travaglio. La kermesse si conclude con un giuramento collettivo richiesto dal tribuno Santoro a sfottò verso gli incitamenti berlusconiani: "Ora e sempre, fuori dal vaso"! Girotondo sul palco, sipario. E la "madre di tutti gli streaming", come è stata ribattezzata dalla redazione di Santoro, si chiude con una certezza: è stato un grande successo mediatico. 25 marzo 2010 |
il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2010-03-26 Santoro sul web attacca e fa il pieno di ascolti e polemiche di Andrea Biondi 25 marzo 2010 Santoro fa il pieno di ascolti sul web con Raiperunanotte (foto Afp photo) "Dai nostri archivi" Santoro: "Con Rai per una notte romperemo il silenzio" Berlusconi chiede che l'Agcom sanzioni Santoro non i Tg Berlusconi: Bertolaso un eroe. Attacchi a Santoro e magistrati Minzolini si difende in video: non sarò un direttore dimezzato BOLOGNA - Tanto per cominciare un video con Mussolini in cui si accostano le immagini di Silvio Berlusconi. Poi un Sos a Giorgio Napolitano: "Caro presidente, non siamo al fascismo ma certe assonanze preoccupano". Raiperunanotte inizia così, alle 21 precise, a Bologna, in un Paladozza gremito dentro e fuori. Santoro ricorda un altro Sos, quello di Danilo Dolci che "40 anni fa decise di infrangere la legge per fare la prima radio libera" per richiamare l'attenzione sui "disoccupati e i terremotati del Belice". Poi un Sos anche "per la Costituzione che dice che tutti hanno il diritto di esprimere il loro pensiero liberamente". Tra i tutti "rientrano anche i 50mila che con il loro contributo hanno permesso questa manifestazione o chi affolla le 200 piazze con cui siamo collegati". Quindi, la similitudine Mussolini-Berlusconi (da cui più tardi si dissocia Giovanni Floris). Per dire che il regolamento che ha bloccato i talk show politici sulla Rai è "una ferita profonda alla libertà di pensiero e per la Costituzione". L'ultima stoccata del prologo è proprio per la Rai: "Se i partiti non abbandonano la Rai e le istituzioni di garanzia (leggi Agcom) il paese rimarrà ostaggio del conflitto di interesse". E quindi "Annozero può cominciare". Per una sera la tv ha lasciato idealmente il passo soprattutto a internet: blog, facebook e altri social network hanno dato grande copertura alla manifestazione oltre alle dirette su Repubblica tv e Corriere tv, Current, YouDem. In tv diretta su Sky Tg24 e differita su Rainews24. Santoro si è lasciato andare all'enfasi: "Questo è il più grande evento web della storia". I dati forniti dal giornalista: 125mila accessi contemporanei sul sito Raiperunanotte e il 13% di share (qui Santoro ha citato l'Auditel) sulle tv satellitari, a fronte di una perdita presunta di share del 10% per Rai e Mediaset. Per la verità lo show non è solo dentro, ma anche fuori dal Palazzetto dello sport. Il tam tam degli ultimi giorni e l'attenzione dei media hanno fatto trasformato Piazza Azzarita, stracolma fino alla conclusione del programma seguito su un maxischermo, anche un "vaso di Pandora", in un catalizzatore di rivendicazioni locali e nazionali. Ci sono volantini contro la privatizzazione dell'acqua, ma anche i lavoratori del gruppo Delta che tentano di far qualcosa per difendere il proprio posto di lavoro, i precari della scuola, quelli della Tim. C'è il "popolo viola" con sciarpe e striscioni. Dentro al Paladozza viene raccontato il caso della Omsa, con la testimonianza di una delle 320 dipendenti dell'azienda di Faenza del gruppo Golden Lady per la quale lo scorso 25 febbraio è stato raggiunto un accordo al ministero del lavoro: Cigs per 24 mesi per i dipendenti con la chiusura dell'attività, "trasferita in Serbia e non per i debiti ma per fare più soldi", racconta una dipendente. Si racconta anche il caso, molto simile, della Renopress di Budrio. È punteggiato di striscioni e sciarpe il Paladozza. I 6mila posti sono tutti occupati e al centro del parterre Santoro, Floris, Gad Lerner, Sandro Ruotolo, Vauro, Riccardo Iacona, Roberto Natale e Franco Siddi della Fnsi (il sindacato dei giornalisti che con l'Usigrai e la redazione di Annozero hanno organizzato Raiperunanotte) danno vita al dibattito che va avanti secondo i ritmi e i riti consueti. Senza contradittorio, però, perché spezio per gli esponenti del centro-destra non ce n'è, a parte l'intervista finale a Emilio Fede. C'è, ovviamente, la "lettera" di Travaglio che ricostruisce i passaggi della vicenda intercettazioni della procura di Trani, definendola "uno scandalo peggiore del Watergate" e ricordando come il direttore generale della Rai Masi abbia "sollecitato esposti contro la sua azienda. Come se il presidente Moratti prima del derby chiamasse l'arbitro per espellere il proprio centravanti". Le intercettazioni della procura di Trani la fanno da padrone, con le rispolverate "docufiction", ora vietate in Rai. Gad Lerner, che ha definito la trasmissione "una bottiglia con dentro un messaggio sui cui è scritta grande la parola libertà" prende di mira la multa dell'Agcom a Tg1 e Tg5: "Centomila euro sono una cifra ridicola". Per Floris, che si dissocia dall'evocazione del fascismo di inizio trasmissione, la sospensione dei talk show che ha portato a Raiperunanotte "è un brutto precedente che mi auguro venga presto archiviato e dimenticato". Fra gli "amici" della manifestazione, anche chi era assente ha voluto far sentire la sua voce. Applauditissima Milena Gabanelli: "Credo che siamo sull'orlo di una sconfitta civile, non per via della censura, ma perché il paese accetta o non comprende mosse scriteriate che ci ridicolizzano agli occhi del mondo". Applauditissimo anche il regista Mario Monicelli:"L'Italia avrebbe bisogno di quella rivoluzione che tutti i più grandi paesi civili e democratici del mondo, durante la loro storia, hanno avuto" - così comeRoberto Benigni che ha citato Sant'Agostino: "La libertà anche quando se ne fa un cattivo uso è un bene ". Decisamente più fredda l'accoglienza per l'intervista a Fede: "Annozero lo vedo sempre, ma non lo condivido. Le rimostranze, più che legittime, Berlusconi le ha sempre fatte pubblicamente. Non ha mai chiesto la chiusura del programma, non lo vede nemmeno, ma come c'è libertà di espressione c'è la libertà di Berlusconi di chiedere maggiore rispetto". La serata ha alternato approfondimento a momenti di spettacolo. Si sono dati il cambio il comico Cornacchione, Morgan, Antonello Venditti, Daniele Luttazzi. "Questo monologo (15 minuti, ndr) è stato approvato dalla Cei", ha detto il comico romagnolo dopo avere ricordato il suo rientro in tv a otto anni dal cosiddetto "editto bulgaro". Quindi, il contro-editto: "A fare un uso criminoso della Rai sono Berlusconi e il direttore generale della Rai, Masi". Epilogo: "Odiare i mascalzoni è cosa nobile". Chiusura poco prima di mezzanotte e mezza con un giuramento con il pubblico (chiara allusione alla "promessa" fatta dai candidati governatori del centro-destra davanti al presidente del Consiglio): "Ora e sempre la faremo fuori dal vaso".
A Bologna va in onda il Santoro-show con "Raiperunanotte" di Andrea Biondi 25 marzo 2010 A Bologna in onda il Santoro-show con "Raiperunanotte" "Dai nostri archivi" La sospensione di Annozero, Porta a Porta, Ballarò vale 7 milioni di euro Santoro: "Con Rai per una notte romperemo il silenzio" Le private possono andare avanti, la Rai no L'inchiesta di Trani: martedì atteso nella città pugliese Michele Santoro Pressioni contro Annozero Berlusconi indagato attacca: i pm negano la democrazia BOLOGNA - Un filmato d'epoca di Benito Mussolini; uno spezzone della manifestazione Pdl in piazza San Giovanni a Roma, nei giorni scorsi. "Caro presidente Napolitano". Raiperunanotte inizia così, alle 21 precise, a Bologna, in un Paladozza gremito dentro e fuori. Inizia con le parole di Michele Santoro che si rivolge al presidente della Repubblica e ricorda l'Sos di Danilo Dolci che "40 anni fa decise di infrangere la legge per fare la prima radio libera". Un Sos per fare luce sui "disoccupati e i terremotati del Belice", ma anche "per la Costituzione che dice che tutti hanno il diritto di esprimere il loro pensiero liberamente". Tra questi tutti, "rientrano anche i 50mila che con il loro contributo hanno permesso questa manifestazione o chi affolla le 200 piazze con cui siamo collegati?". Non siamo al fascismo, "ma certe assonanze sono preoccupanti", dice Santoro rivolgendosi sempre al capo dello Stato e "non per volontà di tirarla per la giacchetta". Allo stesso modo il regolamento che ha bloccato i talk show politici sulla Rai è "una ferita profonda alla libertà di pensiero e per la Costituzione". L'ultima stoccata di Santoro è proprio per la Rai: "Se i partiti non abbandonano la Rai e le istituzioni di garanzia (leggi Agcom) il paese rimarrà ostaggio del conflitto di interesse". E quindi "Annozero può cominciare". In verità lo show non è solo dentro, ma anche fuori dal Palazzetto dello sport. Il tam tam degli ultimi giorni, l'attenzione dei media hanno fatto diventare Piazza Azzarita un "vaso di Pandora", catalizzatore di difficoltà locali e nazionali e di vari tipi di protesta. Ci sono volantini contro la privatizzazione dell'acqua, ma anche i lavoratori del gruppo Delta che tentano di far qualcosa per difendere il proprio posto di lavoro, i precari della scuola, quelli della Tim. C'è il "popolo viola" con sciarpe e striscioni. Dentro al Paladozza entra il caso della Omsa, con la testimonianza di una delle 320 dipendenti dell'azienda di Faenza del gruppo Golden Lady per la quale lo scorso 25 febbraio è stato raggiunto un accordo al ministero del lavoro con Cigs per 24 mesi per i dipendenti, ma con la chiusura dell'attività. Striscioni e sciarpe si scorgono anche nel Paladozza, dove i 6mila posti sono tutti occupati e dove al centro del parterre Santoro, Giovanni Floris, Gad Lerner, Sandro Ruotolo, il vignettista Vauro, Roberto Natale e Franco Siddi della Fnsi (il sindacato dei giornalisti che con l'Usigrai e la redazione di Annozero hanno organizzato Raiperunanotte) danno vita al dibattito che va avanti secondo i ritmi e i riti consueti. C'è la "lettera" di Travaglio che ricostruisce i passaggi della vicenda intercettazioni della procura di Trani, definendola "uno scandalo peggiore del Watergate" e ricordando come il direttore generale della Rai Masi abbia "sollecitato esposti contro la sua azienda. Come se il presidente Moratti prima del derby chiamasse l'arbitro per espellere il proprio centravanti". Raiperunanotte è però anche un evento che ha avuto nel web la sua modalità trasmissiva d'elezione, seguitissimo da vari siti, blog, facebook e altri social network. Santoro è netto: "Questo è il più grande evento web della storia".
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